Il 25 Aprile celebra la liberazione dell'Italia dal Nazi-fascismo è, o dovrebbe essere, la festa del popolo finalmente tornato alla libertà ed alla pace, dopo gli anni della dittatura e della guerra.
Tale festa è diventata anche la festa della Resistenza, che ha contribuito a liberare l'Italia sia dal fascismo che dagli occupanti tedeschi. Il primo responsabile di un ventennio di dittatura con le sue leggi liberticide, i suoi assassinii politici, ed un regime, che tra gli altri errori, ha portato il nostro paese nel baratro della II Guerra Mondiale. I secondi responsabili di stragi di civili e di prigionieri (Marzabotto e Fosse Ardeatine in testa) che nessuna giustificazione hanno neanche nei codici, del resto aberranti, di guerra.
In questa ottica è lecito e importante festeggiare la resistenza ed i suoi uomini, così come ricordare alle nuove generazioni i guasti e le nefandezze della dittatura fascista, in modo che non ci siano pericolosi vuoti nella nostra memoria storica.
“….Gianna, figlia mia adorata, è la prima ed ultima lettera
che ti scrivo. Sarò fucilato all’alba per un ideale, per una fede che tu, mia
figlia, un giorno capirai appieno…”
Paolo Braccini, partigiano
con il nome di battaglia Verdi, fucilato il 15 aprile 1944
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