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18 lug 2011

Lavori a Morosolo, a rimetterci sono i cittadini

Pubblichiamo qui sotto la lettera del nostro concittadino Edoardo Zin a Varesenews relativa ai lavori in Via Manzoni. Ci chiediamo inoltre come mai i cartelli messi dal Comune da quando e' stato aperto il cantiere indichino la chiusura totale della Via Manzoni nonostante il by-pass di Via Tividino-Via della Fontana.
Ancora una volta approssimazione e carenza di comunicazione!

Redazione Casciagonotizie



Gentile Direttore,
un’ordinanza del Sindaco di Casciago prescrive la chiusura di via A.Manzoni nel tratto che collega il parcheggio della stazione Nord di Casarico con l’incrocio di via A. Fogazzaro a causa di improcrastinabili lavori di rifacimento e potenziamento della rete fognaria.
La stessa ordinanza, che è entrata in vigore il 20 giugno scorso e avrà termine il 23 luglio (o fino al termine dei lavori) vieta, conseguentemente, il transito di qualsiasi veicolo nel tratto suddetto: si tratta di circa 400 metri che interrompono l’unica strada che congiunge Casciago con l’abitato di Morosolo.
Il Sindaco invita i residenti di Morosolo a scendere a Calcinate del Pesce e di lì a proseguire nella direzione a loro più conveniente. La popolazione provvista di patente di guida e di veicolo proprio deve, pertanto, compiere un percorso inusuale che prolunga di molto il chilometraggio. Pensi che per raggiungere piazzale Grilli (punto snodale per tutte le direzioni), via Casciago, si percorrono da Morosolo circa 4 km.; per raggiungere la stessa località, via Calcinate – Bobbiate, se ne percorrono 9: più del doppio!
Penso che i residenti di Morosolo dotati di veicolo siano disposti a sottoporsi a questo disagio, anche se qualcuno per raggiungere il resto del pianeta preferisce, a suo rischio e pericolo, scegliere una strada sterrata che si snoda in mezzo ai campi. Questi automobilisti sono pochi e soprattutto giovani.
La maggior parte è obbligata a scendere fino a Calcinate del Pesce. Tutti, compreso il parroco, che già deve compiere lo slalom fra quattro parrocchie per celebrare messe e funerali, i medici che devono spostarsi tra l’ambulatorio comunale di Casciago e quello di Morosolo, gli automezzi della nettezza urbana. A causa di questa ordinanza, coloro che sono usi a servizi dei mezzi pubblici (utenti che devono prendere il treno alla stazione di Casarico, anziani che devono recarsi al supermercato o a Varese per commissioni, parenti dei degenti alla locale casa di riposo, ospiti ed educatori del villaggio SOS) sono costretti a raggiungere a piedi il parcheggio della stazione (o viceversa) dove è stato fissato il capolinea degli autobus. Si tratta per costoro (alcuni con in tasca l’abbonamento mensile degli autobus!) di sobbarcarsi un tragitto a piedi di circa 2 km., talvolta sotto il sole cocente.
L’amministrazione comunale si è prodigata per alleggerire i disagi degli utenti dell’autobus mettendo a loro disposizione in un primo momento un autobus dei servizi sociali che, alla stazione di Casarico, prelevava i passeggeri, i quali, tramite un percorso alternativo che attraversava la proprietà di un’azienda, portava i passeggeri fino al capolinea di Morosolo. Tutto questo fino a venerdì 8 luglio. In tale data un comunicato delle Autolinee Varesine informava che il capolinea era fissato definitivamente al parcheggio della stazione.
Se in un primo momento il servizio di navetta era utile, ma non necessario perché gli stessi autobus potevano percorrere benissimo il percorso alternativo senza ricorrere al trasbordo di passeggeri, ora che la navetta sarebbe non utile, ma necessaria, è stata tolta. Sarebbe facile ripristinare il servizio da essa reso: il pulmino partirebbe dal capolinea di Morosolo, si fermerebbe all’inizio del cantiere, i passeggeri compirebbero a piedi il tragitto collegato con il parcheggio della stazione e da lì proseguirebbero per Varese con il normale autobus di linea. L’itinerario inverso sarebbe compiuto per raggiungere Morosolo e tutto sarebbe risolto.
Ma a complicare le cose sembra che ci sia un ordine di servizio del Comune di Varese (la linea è considerata urbana, anche se il prezzo del biglietto è maggiorato) che il Comune di Casciago è tenuto a rispettare. D’altro canto, il gestore avanza questioni di ordine sindacale, assicurativo e di costi. E a rimetterci, alla fine, sono sempre i soliti cittadini.
Mi permetta, signor Direttore, un’ultima osservazione. Ho scoperto che ad occuparsi di una semplice, ma essenziale, linea di trasporto ci sono quattro enti: la Regione che ha competenza sui trasporti e li finanzia, il Consorzio dei Trasporti dell’Insubria, il Comune di Varese ed il gestore. A decidere, alla fine, è un oscuro impiegato che applica in modo restrittivo certe norme.
Non sarebbe il caso di dare un bel taglio anche a questi enti che fanno lo stesso lavoro, ma che si lasciano scavalcare da un funzionario, il quale non conosce la realtà del territorio e le esigenze dei cittadini? A meno che questo semplice travet non sia il parafulmine che si attira le ire dei cittadini scaturite dalla mancanza di sensibilità degli amministratori.
La ringrazio e Le porgo i più cordiali saluti.

18/07/2011

Edoardo Zin

3 commenti:

  1. Certo che qualche informazione in più si poteva avere. Questa mattina si passava, a mezzogiorno, tutto bloccato, possibile che nessuno della nostra illuminata amministrazione pensi a noi poveri mortali che già siamo costretti a fare le gincane sulle strade, schivano buche? va bene che, "avanti e ndrè, è un bel bel divertimento", ma c'è un limite a tutto, anche alla sopportazione guidata da una squadra di, per lo meno incompetenti.
    una povera mamma di Morosolo

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  2. Il fatto di essere una mamma ,non giustifica che sia povera anzi ,una grande ricchezza.Stanno lavorando,se la ruspa è di quà non si passa, se scava di là si passa. Cosa c'entra l'amministrazione ? Sulle competenze ha ragione il sig.ZUIN ma questo è un'altro discorso, siamo a Varese Lombardia ,guardate Napoli rifiuti. Ovvia stiamo felici i lavori sono quasi terminati e fra poco ci passeremo tutti. Ma per la verità da cittadino non ho ancora capito dove andrà a scaricare la volumetria di acque che convogliano in quei grossi tubi di cemento che hanno sotterrato, non è che per caso si è formato un grosso collo di bottiglia. Senza critica alcuna e supponedo la capacità dei tecnici mi sono posto questa domanda.Un curioso casciaghese

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  3. caro curioso, al peggio non c'è mai fine. lo sa che lo scorso mese all'inceneritore di bergamo hanno breuciato legna al posto dei rifiuti per produrre energia perché non hanno abbastanza spazzatura?
    lo ha pubblicato un giornale della bergamasca!!la fognatura è una NECESSITA' inderogabile. ma l'organizzazione dei lavori deve garantire "la vita di tutti tutti i giorni"

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