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23 mag 2013

Una interessante conversazione.


Care lettrici e cari lettori.
Stavo rispondendo a un commento scritto da un anonimo ( potete leggere tutta la cronologia degli interventi nel post: "Disegniamo insieme la Casciago del futuro Forse, ma anche no")  quando la penna, o meglio la tastiera mi ha preso la mano, e ho deciso, perdonatemi se ho errato, di dare dignità di post al mio commento.
In via principale perché ritengo sia un bel esempio di dialogo! L'unico neo è che chi ha scritto i commenti non si firmi!
La tesi del lettore, o dei lettori, è che l'ingresso di Casciago nel Parco del Campo dei Fiori non abbia portato vantaggi, ma solo lungaggini e, a sostegno,  porta l'esempio di una difficoltà nell'ottenere il permesso per un taglio piante.
Sul taglio piante, posso affermare che  le stesse cose le abbia subite a casa mia per un alberello!! Relazioni dell'agronomo, estratto di mappa, impegno a piantare una nuova essenza e foto dell'albero messo a dimora.
A prescindere dal Parco.
Che ci sia la necessità di sveltire le procedura burocratiche non ci sono dubbi. Che parimenti si debba conciliare la tutela del territorio, la regolamentazione dell'attività edilizia e la certezza dei tempi nel rilascio delle procedure anche! Che anche nel mio mandato non ci sia riuscito è una critica che accetto e che faccio mia.
Detto questo non è che oggi, con l'abbolizione della commissione edilizia,  le pratiche edilizie, di qualsiasi natura, abbiano avuto una accellerazione formidabile!!
Nel programma elettorale per le prossime elezioni sto studiando, grazie al confronto con amministratori di comuni virtuosi, la possibilità di proporre nuove prassi anche in merito al funzionamento dell'ufficio tecnico.
Ultimo ma non per ultimo, entrare nel Parco ha certamente comportato un aggravio di procedure, non lo nascondo, certamente avrebbe dovuto portare altresì dei vantaggi.
Basti pensare che nel vecchio piano triennale delle opere pubbliche del Parco, la quota di competenza di un comune piccolo come Luvinate,  era quantificata in intervetni  di sistemazione ambientale per 100'000 Euro! Soldi, lavoro e messa in sicurezza del territorio.
Un altro esempio: il bellissimo progetto culturale nato attorno al sentiero 10! Cultura e ancora soldi destinati ai territori !
Il Parco ci dà delle occasioni, dobbiamo essere in grado di sfruttarle. Non possiamo limitarci a subirne solo gli effetti negativi, il compito di una amministrazione ritengo sia quello di lottare per tutelare i propri cittadini e il proprio territorio e che, come corrispettivo per aver ceduto un minimo di sovranità,si  debbano, sarò brutale, portare a casa deivantaggi, proporzionalmente maggiori degli svantaggi.
Che qualcosa manchi, a livello politico, in questo momento lo so per certo. Basti pensare che, per prassi, la parte Sud del Parco ha sempre avuto un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione. Prima un cosigliere di Barasso, poi unpo di Comerio e infine Luvinate. Nell'ultima tornata sarebbe toccato a Casciago. Ma così non è stato, un po' per  scarsa prontezza di Casciago un po' per troppa ambizione di qualcun altro, Casciago votò, da sola, il proprio rappresentante, e nessun rappresentate dei comuni siti nella parte Sud venne eletto.
Scusate la lungaggine, ma ho voluto portare degli argomenti in più.
Sempre disponibile saluto tutti i lettori.
Andrea Zanotti
 

5 commenti:

  1. dicuramente entrare a far parte del parco porta vantaggi e svantaggi ma credo che alcuni svantaggi siano sempre procurati dal mal amministrare le cose......vedi i tavoli messi dal parco nel prato di s.eusebio certo stavano beme l'anno scorso quest' anno? avvolti da erbacce alte un metro il parchetto dei bambini transennato da tutte le parti io credo che senza un amministrazione presente che non gli interessa nulla di casciago e dei suoi abitanti non arriveremo mai da nessuna parte potrei dilungarmi per delle ore con le cose che non vanno ma credo che voi lo sappate meglio di me io personalmente sono molto delusa da questa amministrazione
    un saluto

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  2. E che dire del parchegggio che la nostra mirabile amministrazione ha inserito nel prato antistante S. Eusebio?
    Giovanni B.

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  3. scusami Giovanni Battista... cosa c'entra il parcheggio cn il discorso del parco?

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  4. Caro anonimo, io non faccio l’agricoltore e, da quanto dici, nemmeno tu, ma ho sufficiente esperienza, sensibilità e, se me lo permetti, anche cultura per sapere cosa mangiano le capre, ho anche una certa capacità di vedere le cose con una prospettiva che va oltre l’immediato, cerco di capire dove abbiamo commesso errori, (tantissimi), come capire perché l’agricoltura è rimasta all’ultimo posto nei pensieri dei politici e anche degli urbanisti che ne hanno guidato, qualche volta, e spesso, subito l’incapacità e l’arroganza, credo di aver capito perché il territorio italiano sia allo sbando, perché si è abbandonato da anni il governo del territorio, nonostante i P.G.T., che altro non hanno prodotto che burocrazia, senza migliorare minimamente la qualità edilizia e l’’ambiente. Credo di aver capito come mai il PGT di Casciago, partito con poca pubblicità nell’oramai lontano estate del 2009, non sia ancora stato approvato e che l’approvazione arriverà senza alcun dibattito, discussione, spiegazione. Arriverà cosi, calato dall’alto, alla faccia della democrazia e della conoscenza senza alcun controllo da parte dei cittadini. Credo anche di sapere che il fieno si taglia in primavera-estate e che non è necessario aspettare il mese di maggio per decidere di posizionare un tunnel per il suo ricovero. Si doveva e si poteva pensarci per tempo, con calme, fare le cose secondo criteri e rispettando le leggi, sia che facciano comodo o no. Credo di aver capito che i politici che governano Casciago avrebbero avuto e hanno il potere di influenzare scelte e orientamenti che vadano nella direzione di aiutare e salvaguardare l’agricoltura di Casciago, di dare finalmente una patente all’area agricola, di valorizzarla e custodirla, dando la possibilità ai contadini “veri” di operare con serietà e anche con profitto. Ora chiudo, per me la polemica finisce.
    La mia risposta viene messa nella “interessante conversazione ” dell’Avv. Zanotti Andrea alla quale riconosco serietà e fondatezza.
    Saluti. Francesco

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  5. "aver ceduto un minimo di sovranità,si debbano, sarò brutale, portare a casa dei vantaggi, proporzionalmente maggiori degli svantaggi."
    il succo del discorso è tutto quì.
    i vantaggi non solo di tipo economico, ma anche ambientale. Meno cemento più verde.
    il discorso è lungo e DEVE essere approfondito nelle opportune sedi.

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