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28 dic 2010

Intervento sulla Prealpina: la stazione costa troppo !!!

Qui sopra riportiamo l'intervento del capogruppo Zanotti sul quotidiniano La Prealpina di venerdì  24 dicembre, in relazione alla problematica della stazione di Casarico. Ci sia consentita una battuta, siamo passati dalla politica del "sa vedum" a quella dello struzzo. Ci sono dei problemi alla stazione? ...Non è roba nostra, e via vibrate lettere di protesta alle Ferrovie Nord o, secondo lo stile in voga, un bel cartello. Manca un dato, che il sindaco Maroni si è ben guardato dal dare, i costi. Stiamo preparando una interrogazione sul punto.
Saluti
Gruppo Consiliare Obiettivo Comune
Andrea Zanotti
Stefano Chiesa
Dario Cecchin

3 commenti:

  1. Ancora una volta l'Amministrazione Maroni ha perso l'occasione per dimostrarsi vicina ai cittadini. Continui così e oltre a perdere la faccia, cosa del resto che dubito abbia ancora, perderà completamente anche la fiducia di chi, come la sottoscritta aveva creduto nella possibilità che, con l'assenso derivante dalla vicinanza con la Provincia, la Regione e, perchè no, lo Stato, anche Casciago avrebbe potuto avere vantaggi volti a migliorare la vita di Casciago. Tutto questo è caduto con l'avvento di una compagine inefficiente, priva di idee, e di quell'iniziative che la passata amministrazione, aveva dimostrato di avere, non tanto in alcuni componenti essenziali della Giunta, vedi Brovedani, ma nel Sindaco Zanotti che ora rimpiango amaramente di non aver votato.

    Silvia.

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  2. “una scopa un pò malridotta per usarla contro chi borbotta Sulle spalle ha un sacco rattoppato,
    grande, grosso, e raffazzonato;
    qua e là qualche pacchetto
    per un amico o un prediletto,
    un rosso nastro svolazzante
    per un’opera imbarazzante.
    Avanza decisa e ripete “stai tranquillo”,
    all’amico costruttore che dà assillo.
    Scende ratta dal camino,
    capisce di aver sbagliato calcolino.
    Fa aimè, una brutta scoperta
    vedendo il comune non aperto Si dirige in fretta verso la stazione e anche li vi trova una comunicazione, non capisce ma si adegua con dedizione
    Si gratta il capo, sfrega il naso
    di far meglio mi sembra il caso.
    A tutti i casciaghesi brutti e belli
    Porterò meno flagelli!
    Anche se il buon Maroni con Ciotti, Anesa e Baroni nelle ruote mette i bastoni
    prometto doni e non più bidoni!”

    Sergio

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  3. La stazione , questa sconosciuta.
    Come certamente ben sanno sia il Sindaco Maroni che l’assessore Ciotti, la storia industriale del territorio varesino non può prescindere dalle F.N.M e dalle piccole stazioni che costellano il paesaggio di tanti piccoli paesi (tra i quali non si può dimenticare Casciago) specialmente nella tratta ferroviaria che va da Saronno a Laveno. L’inizio dei lavori di costruzione della Ferrovia che ha caratterizzato la storia industriale del territorio varesino e della Lombardia in generale, parte dal lontano 1874, vale a dire 14 anni dopo la proclamazione dell’unità d’Italia (n.d.r) e trae origine dall’illuminante idea di un industriale di origine belga , tale Vaucamps, che assieme all’Ing. Campiglio e al dott. Grilloni , presentano il progetto per la costruzione della tratta ferroviaria Milano Saronno. Il progetto nasce quindi con scopi principalmente industriali , con l’intenzione di consentire il trasporto per gli operai dalle aree limitrofe agli insediamenti industriali del Saronnese. Successivamente l’opera fu completata con il ramo per Como e per Varese, facendo sorgere lungo tutto il tragitto le prime stazioncine tra le quali, quella di Morosolo-Casciago. I fabbricati, molto simili tra di loro, prevedevano un impianto distributivo molto semplice: al piano terra la biglietteria con l’area attesa e al piano primo l’alloggio del capostazione. Tanti di noi, di una certa età, ricordano ancora con simpatia la Signora Pina, la Figlia e il Carletto che con puntualità svizzera manovravano la manovella per abbassare e sollevare le sbarre. Tanti volti sono passati davanti ai nostri occhi, tante persone che non ci sono più ma che sono rimaste nel nostro ricordo, tanti, se li ricorderà anche il sindaco Maroni, anche se la sua memoria è momentaneamente affievolita perché con la mente in tutt’altre faccende affaccendata. Volti di gente che si affrettavano a prendere il treno, volti già stanchi al mattino, quando ancora buio salivano sulle carrozze (allora certamente più pulite di quelle dei giorni nostri). La sera, il rito del rientro, con i volti della gente che traspariva la fatica, ma con negli occhi la serenità del rientro a casa. La stazione era li, a ricordare che Morosolo con Casciago era il loro punto di arrivo.
    Ora, improvvisamente i nostri amministratori, siano essi Sindaco o A.C., Assessori Regionali ai trasporti o dirigenti delle nuove Ferrovie regionali, pare vogliano cancellare con un colpo di spugna questo tratto di storia. Mi chiedo come sia possibile immaginare la fermata del treno senza la sua stazione, come è possibile che un’assessore comunale, possa irresponsabilmente avere tanta leggerezza nel trattare un simile argomento e come sia possibile che un amministrazione comunale possa, con tanta superficialità e con puerili giustificazioni, rinunciare all’utilizzo della stazione e non sia in grado di pensare alla grande opportunità offerta al paese dall’amministrazione Zanotti di avere a disposizione (gratuita) un tale patrimonio di storia locale.
    Mi piacerebbe che se ne parlasse e che la gente facesse sapere come la pensa.
    Grazie per l’attenzione. Franco.

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