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22 mar 2010

Piazza Cavour, altri distinguo

Riportiamo qui di seguito, le precisazioni del Vice Sindaco, in merito all'articolo publicato da Varese news che potete leggere sotto.

"Con riferimento all’articolo di VareseNews sulla rotonda di piazza Cavour per maggior chiarezza sono doverose alcune precisazioni da parte del vicesindaco della Lega Nord Fabrizio Anesa, assessore ai lavori pubblici:

Ho espresso voto contrario alla redazione di una perizia di variante (delibera GC n° 150 del 26 novembre 2009), e non come riportato alla chiusura del contratto, su cui sono sempre stato favorevole sin dal primo giorno che sono stato eletto. Le motivazioni che mi hanno indotto al voto contrario sono che si stava procedendo alla redazione di una perizia di variante, con il tempo contrattuale per eseguire i lavori largamente scaduto e già prorogato ed il rapporto fiduciario con l’impresa ormai gravemente compromesso e sfociato in controversia; inoltre, aspetto ultimo ma più importante, si stava redigendo una perizia di variante in contrasto con l’attuale ordinamento sui lavori pubblici e pertanto inammissibile (previsione poi confermata da specifico parere del legale di fiducia dell’amministrazione). Tenuto conto del parere legale, la variante, opportunamente rivista per renderla coerente con la normativa vigente sui lavori pubblici, è stata approvata in data 4 marzo con l’astensione del vicesindaco.

Chiarito quanto sopra, aggiungo che i lavori che sino ad oggi sono stati realizzati in piazza Cavour sono frutto di una scelta adottata dalle precedenti amministrazioni, che non ho mai condiviso tanto che, appena eletto, ho subito messo in discussione la bontà della scelta progettuale e la qualità concettuale dell’intervento in corso, ritenendo che la circolazione sarebbe peggiorata.

Per quanto riguarda nuovi progetti atti a ritrasformare la piazza, ad oggi non è stato ancora deciso nulla e non ci sono incarichi affidati a professionisti. Ci sono al vaglio delle idee: la mia è quella di una nuova piazza con rotatoria senza semafori e con l’arrivo della linea urbana dell’autobus dell’A.V.T. (risorse permettendo).

Fabrizio Anesa, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici di Casciago

2 commenti:

  1. Il distinguo dell'assessore Anesa non distingue nulla, anzi, conferma le critiche che la lista obiettivo comune ha giustamente rivolto senza ottenere risposte credibili. Creare una rotonda al centro di Via Matteotti è una grandissima cretinata che oltre ad aggravare il bilancio del comune terrà nel disagio i cittadini per mesi.
    Mario M.

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  2. Ma la delibera per la variante di piazza Cavour, non è un'opera pubblica? e, come tale non dovrebbe essere di stretta competenza dell'Assessore ai LL.PP.? allora, l'assessore Anesa di cosa parla, specialmente quando sostiene che la delibera era in contrasto con l'ordinamento sui ll.pp. e quindi non approvabile?. Forse il sindaco Maroni dovrebbe spiegare meglio quali sono le competenze tra i vari assessorati e, soprattutto perchè, prima di portare in giunta una delibera di tale specie, non si è preventivamente informato sulla legalità degli atti?
    Dimenticavo: Lui, il sindaco è rimasto ancora ai tempi delle giunte Castelbarco, dove a decidere era uno solo. Personalmente, non sono mai stato molto amico dell'amministrazione di allora, però, è innegabile che Castelbarco aveva altre capacità ed inoltre, erano altri tempi. Ricordo anche che durante le amministrazioni Castelbarco prima e Baroni dopo, è avvenuto il saccheggio del territorio di Casciago, saccheggio che può essere brevemente riassunto così: Lottizzazione del Parco Castelbarco, esempio raro di giardino all'italiana; lottizzazzione Campiotti, lottizzazione S. Eusebio, Lottizzazione Ciotti; lottizzazione La vigna; villaggi di edilizia popolare (più o meno) di Casciago e Morosolo; lottizzazione Pontalto; Costruzione del campo sportivo su un terreno in affitto e per il quale, si è poi dovuto provvedere all'acquisto con un notevole esborso di denaro pubblico; Acquisto di Villa Valerio, lasciando il parco libero alla speculazione, con inserimento della scuola media nella Villa stessa, con costi enormi (che continuano ancora oggi a pesare sui conti del Comune) e difficoltà di ordine logistico e didattico notevoli; PIP di Casarico, poi abortito soprattutto perchè quasi tutti i terreni erano di proprietà del maglificio Dama; inserimento della scuola elementare nel palazzo comunale,(ancora oggi impossibilitàta ad essere dotata delle necessarie misure di sicurezza) preventivamente ceduto da parte della proprietà Castelbarco al Comune (del quale Lui era Sindaco), mantenendo per sè l'ultimo piano e quindi la parte minore e più bella della proprietà, gravando così ulteriormente l'A.C. delle spese condominiali in quanto detentrice della quota maggiore.Potrei continuare elencando le scarse opere pubbliche allora realizzate nonostante le ampie possibilità di accesso al credito di cui godeva Castelbarco.
    Se la cosa interessa, posso in seguito elencare le opere pubbliche fatte dagli anni 50 fino agli anni 2000.
    Un cittadino che ha memoria.

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